by Webmaster
Condividi su Facebook
16
gen
2007
16/01/2007
Sentivo oggi pomeriggio a Radio Blu l'intervento di Filippo Grassia a commentare l'incontro tenuto fra arbitri, allenatori e capitani delle squadre con Cesare Gussoni. Due sono i punti su cui non mi trovo assolutamente in accordo con lui. Primo quando si parla della precisazione fatta sulle intterruzioni di gioco in caso di giocatori a terra. Lui dice, giustamente, che Gussoni non ha fatto altro che ricordare quello che già era in essere, indicando come risolutiva questa presa di posizione. Io penso invece che ci sarà ancora lo stesso caos. E' giusto che l'arbitro si prenda la responsabilità di sospendere la gara per soccorrere un giocatore a terra, è necessario però specificare come va effettuata la ripresa del gioco. Non vi è una regola e da qui il caos. Secondo me l'arbitro dovrebbe assegnare una punizione indiretta o, al limite, una rimessa laterale in favore della squadra che in quel momento era in possesso di palla. Credo che sia l'unica soluzione, una regola certa uguale per tutti. Altrimenti si rischia di mettere gli arbitri di dover giudicare e a questo punto immaginiamoci l'azione tipica, contropiede contro la j**e, un loro giocatore a terra a centrocampo, l'attaccante sta per entrare in area solo davanti al portiere e .... l'arbitro fischia, l'azione sfuma. Si soccorre il falso infortunato, si perchè 80 volte su 100 sono scene proprio per avere il vantaggio di vedersi interrompere l'azione. Si riparte, palla a due, la squadra che attacca lascia la palla a chi si difendeva i quali spediscono al portiere il pallone per iniziare una nuova azione. Bello, veramente bello tutto ciò, ma soprattutto esempio di falsa sportività, e sottolineo falsa.
L'altro punto su cui non mi trovo d'accordo con Grassia è quando, parlando del sistema di comunicazione che verrà adottato in Serie A fra arbitro ed assistenti, fa l'esempio di Rosetti, che prima fischia il rigore poi toglie, poi espelle poi ammonisce, dice che tutto ciò è positivo perchè l'arbitro viene aiutato a prendere le decisioni giuste, e fino a qui niente da eccepire, poi lui prosegue dicendo che comunque tutto ciò a Rosetti non doveva accadere, che qualche anno fa con arbitri forse migliori non sarebbe successo. Io dico, Signor Grassia, rispetto a venti anni fa il gioco è dieci volte più veloce in certi frangenti, ma ad andare più veloce non sono i giocatori, è la palla, l'arbitro non può essere dotato del dono dell'ubiquità, trovarsi in più posti nello stesso momento, allora dico io, ben venga il sistema di comunicazione, però facciamo in modo che gli assistenti diventino sempre più arbitri addetti a quella particolare zona del campo, ma con la facoltà di fischiare falli e distribuire cartellini, vedrete, il Rosetti della situazione sarà costretto a correre meno e sarà più lucido durante tutta la partita.
Forza Viola
bdbeac1b-a6b9-4718-bace-51111eecf2da|0|.0|96d5b379-7e1d-4dac-a6ba-1e50db561b04
Tags:
import | news