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SuperLega: la morte del calcio

by francesco
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19 apr 2021

Eccoci, erano anni che si sentiva questa cosa sussurrata nei corridoi del calcio, e ieri alla fine è stata gettata la maschera da parte di questi 12 club.

I comunicati diramati da questi club confermano la volontà di costituire una super lega alternativa alla Champions League. Vi troveranno posto permanente 15 società (ci sono ancora 3 posti vacanti), più altre 5 che ogni anno verranno individuate con criteri non meglio specificati al momento. Insomma sembrerebbe una formula molto vicina a quella che è la NBA degli USA. JP Morgan istituzione finanziari statunitense ha già asserito di essere il partner finanziario dell'iniziativa, quindi sembra proprio che i giochi siano piuttosto avanzati.

Sfogliando i vari quotidiani on-line e siti di informazione sportiva si può vedere che il tifoso medio (quello da divano insomma) di quelle tre società italiane sono estremamente favorevoli alla cosa. Al contrario le frange di tifo "da curva" in alcuni casi si sono già opposte nettamente a questa iniziativa (vedi Liverpool e Inter). Anche molti intellettuali e persone di cultura si sono schierate contro questa iniziativa, definita molte volte un "obrobrio".

Personalmente non posso che dirmi contrario nella maniera più assoluta a questo scempio.

Il calcio non aveva bisogno di estremizzare ancor di più il divario fra la maggioranza dei club e quell'elite autocostituita che ormai da anni fagocita la maggior parte delle ricchezze sperperandola in operazioni di mercato senza senso e pagando stipendi che sono fuori da ogni logica. E non a caso quelle stesse società rimangono in piedi solo perchè lautamente finanziate da banche e istituzioni finanziarie. Il calcio aveva bisogno di riforme per renderlo più meritocratico, in maniera utopica, ma avrebbe senso, per determinare veramente chi è più meritevole ogni società dovrebbe avere a disposizione lo stesso budget. Allora si che vincerebbe chi meglio lavora. Non come oggi, o peggio ancora come vorrebbero domani, dove in un campionato come quello italiano fra le prime e le ultime ballano centinaia di milioni di euro. Ma chi lo vincerà il campionato in queste condizioni ??

Io spero che le varie Federazioni, le Leghe nazionali, l'UEFA e la FIFA siano irremovibili e che quelle società siano cacciate dai campionati nazionali e che venga impedito ai giocatori di quella lega di partecipare alle competizioni per nazionali.

Il calcio è di tutti e deve essere per tutti.

Forza Viola !!!

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Editoriale

Bargiggia Bargiggia ....

by sanghino
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24 mar 2021

Personalmente non ho niente contro questo signore, anzi, molto semplicemente fino a ieri lo avevo sentito rammentare qualche volta, ma fondamentalmente lo ignoravo. Probabilmente perchè non ha mai scritto o detto cose che dal mio punto di vista avessero qualche interesse o comunque potessero vantare un qualche spessore che stuzzicasse la mia intelligenza.

Poi se ne esce fuori con questo:

E poi ancora:

"Se uno che vende hot-dog ha la pretesa di giudicare il mio lavoro capisce che è dura ...", parole dette da un giornalista che quotidianamente giudica il lavoro altrui sentendosi autorizzato solo perchè si pavoneggia del titolo di "giornalista".

Comunque, visto che sottolinea più volte nei suoi tweet la scarsità della dirigenza/proprietà della Fiorentina, vorrei sapere se fa lo stesso con altre realtà. Perchè non sarà mica solo la Fiorentina ad avere dei dirigenti scarsi. Ma si forse lo potrebbe fare con il Crotone, con il Benevento, con il Sassuolo ... dubito lo faccia con società della capitale oppure con la maglia a strisce.

Ma alla fine della fiera quel che conta sono i contenuti, le idee, il modo di scrivere e di porsi nei confronti degli altri, queste sono le cose che mi fanno scegliere di seguire un cronista/opinionista. Io non l'ho mai seguito quest'uomo per fortuna e ora mi è tutto chiaro perchè fino ad oggi lo avevo ignorato !

Un abbraccio a Cesare Prandelli e sempre Forza Viola !!

 

 

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Editoriale

Quale strada vogliamo prendere ?

by sanghino
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13 gen 2020

Ormai scrivo su questo blog con cadenza quasi annuale, neanche l'avvento di Rocco Commisso ha risvegliato quell'entusiasmo che negli ultimi anni è venuto meno. E faccio pure fatica a capirlo tutto questo entusiasmo visto che al termine del girone di andata della stagione 2019/2020 siamo in piena corsa salvezza.

Ma perchè non riesco a condividere l'entusiasmo che sembra aver contagiato il popolo viola ? Non lo so, forse perchè ancora non ho visto quel cambio di rotta che gran parte della tifoseria celebra con giubilo. Superato l'iniziale entusiasmo, Rocco ha già iniziato a raccontare cose che già sapevamo, ad usare argomenti che sono anni che sentiamo, a cui ci siamo ribellati e che oggi facciamo finta di non recepire. Questa gestione, come la passata, ha ben chiaro che per competere non contano i soldi che ha i tasca il gestore di turno, contano i soldi che la società è in grado di generare, i ricavi. Argomento che è saltato fuori prepotente nell'ultima conferenza stampa di Commisso. Quest'argomento, oggetto di dure contestazioni in un recente passato, oggi, scivolano via dai tifosi. Come se quelle parole Rocco non lo avesse mai pronunciate. In questo vedo poca coerenza nel tifoso medio fiorentino e oggi più che mai nasce il dubbio che ci fosse un disegno dietro. Che fosse colpa delle famose "liste di gradimento" ?!?

Ma veniamo alla cronaca sportiva: pena. Ecco, questa è l'unica parola che mi viene in mente pensando all'appena concluso girone di andata. Squadra costruita male, che ha fatto male. Rocco ha speso diversi soldi (non troppi in realtà se paragonati alle cifre che circolano) per acquistare la società, poi per il realizzando nuovo centro sportivo e per un parco giocatori inadeguato. Di chi la colpa ? Principalmente direi del Direttore Pradè, è lui che ha la responsabilità sportiva.

In altri tempi qualcuno in circostanze analoghe avrebbe cantato che "per vincere bisogna spendere", oggi invece si creano alibi.

Forza Viola

 

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Editoriale

Il signor Gasperini

by sanghino
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03 mar 2019

Ormai la frequenza con cui scrivo su questo blog è praticamente nulla. Mi sento però in obbligo di scrivere due parole su quello che ormai è diventato a tutti gli effetti un "nemico" di Firenze e della Fiorentina: Gasperini.

Questo signore, con le sue dichiarazioni sconsiderate, ha contribuito in maniera plateale a generare un clima di odio nei confronti di Federico Chiesa che è intollerabile. Da un signore di oltre 60 anni ci si aspetterebbe qualcosa di diverso, di più "saggio", ci si aspetterebbe che le parole venissero misurate e sopratutto ci si aspetterebbe che avesse il coraggio anche di ammettere le proprie colpe. Invece niente, al contrario si getta, in maniera vile, ancora più benzina sul fuoco.

Un tempo lo ammiravo, oggi, come uomo, non posso fare altro che compatirlo.

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campionato | Editoriale

Diversità

by sanghino
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14 lug 2018

Eccoci di nuovo qua, credo sia passato più di un anno da l'ultima volta che prendevo carta e calamaio per cercare di riempire qualche riga parlando di Fiorentina. La cosa mi risulta sempre ogni giorno più difficile, faccio fatica a riconoscermi nello sport che ho sempre amato fin da bambino. Soffro di disaffezione cronica ormai. A questo punto molti dei lettori (se ce ne sono) staranno già pensando: "Ha ragione è tutta colpa dei DV, quei ciabattini, ci hanno tolto anche la vogllia di sognare ...". E si, ormai la "tiritera" è sempre questa. E invece no. E' vero, si fa fatica ogni giorno di più a coltivare il sogno di vedere i propri colori competere per qualche prestigioso traguardo, ma non è vero che la colpa debba essere imputata ai Della Valle. Adesso ovviamente inizieranno gli insulti verso di me, "ecco il leccavalle" penseranno in tanti, ormai siete abbastanza scontati ed è semplice giocare d'anticipo. E' vero, manca il sogno, manca quella magia che un tempo ci accompagnava per tutto l'anno. Ma il problema è più strutturale, il problema non è della Fiorentina e dei Della Valle, il problema è il calcio italiano (ma anche oltre). Ed è inutile ragionare a slogan, dovete farvene una ragione, se una squadra di calcio non riceve 15 milioni in pubblicità magari può ovviare solo facendo le famigerate "plusvalenze", ma non è uno scandalo, è la normalità.

Ormai le società calcistiche devono essere gestite come qualsiasi altra società, normalmente dovrebbero riuscire a generare tanti ricavi quanti ne servono per coprire le spese e magari fare qualche investimento. Conoscete altri modi per mandare avanti una società ? Ma voi, la vostra famiglia, come la gestite economicamente ? Di solito comprate l'auto che vi piace fra quelle che potete permettervi oppure senza pensarci vi presentate davanti al concessionario Ferrari e portate a casa ? Riflettete un attimo su questi semplici ed elementari ragionamenti di economia spiccia. Poi, è facile chiedere di spendere agli altri, i soldi sono loro, che ce frega.

Mi pare impossibile però che ci siano persone che ancora questa cosa non l'abbiano capita .... per caso trattasi di ignoranza collettiva ? Oppure semplicemente trattasi di malafede ?

Detto questo, rimane di sicuro ancora un punto da sistemare, non si riesce a trovare una soluzione per questa benedetta "comunicazione" ...

Mercato. Che dire, per adesso sono arrivati giocatori di complemento, ad esclusione di Lafont. Se i nomi che circolano, e mi riferisco a Pasalic e Pjaca, dovessero concretizzarsi, allora la situazione sarebbe molto differente. Io sono fiducioso comunque.

Alla prossima, e sempre Forza Viola.

 

 

 

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Editoriale | mercato

Primavera: conquistata la finale

by sanghino
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07 giu 2017

Oggi pomeriggio, a Reggio Emilia, la Fiorentina Primavera guidata da Guidi, ha sconfitto i gobbi ai calci di rigore dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sul punteggio di 1 a 1.

Da sottolineare la prova di carattere dei giovani viola anche alla luce dell'espulsione avvenuta sul finire del primo tempo regolamentare. Attendiamo adesso la vincente fra Inter e Roma.

Forza Viola.

 

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campionato | primavera

Giuliano Sarti e la porta del cielo

by sanghino
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07 giu 2017

E' doveroso rendere omaggio a Giuliano Sarti portiere della Fiorentina che vinse il primo scudetto. Come hanno scritto i tifosi allo stadio, "Ora difendi la porta del cielo".

Riposa in pace.

 

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Editoriale

Pioli: Ufficiale

by francesco
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06 giu 2017

Oggi, dopo molti giorni di voci che si rincorrevano, arriva l'ufficialità per Stefano Pioli come prossimo Mister della Fiorentina.

Pioli non è certo un nome che mi entusiasma, ma non voglio giudicare certo prima ancora che sia presentato alla stampa. Mi ritengo diverso dai fenomenali "leoni da tastiera" che insultano e dispensano saggezza. Quindi Stefano Pioli torna a Firenze dopo più di 20 anni. Voglio augurare al Mister di poter lavorare con tranquillità e con la fiducia di tutto il popolo viola.

Forza Viola e forza Pioli.

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mercato | news

CAMPIONESSE !!!

by sanghino
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06 mag 2017

In maniera superlativa la Fiorentina Women's si aggiudica lo scudetto con una giornata di anticipo. Grande risultato per le ragazze dei Mister Fattori e Cincotta e grande risultato per la società che centra il traguardo al secondo anno di partecipazione alla massima serie italiana.

Campionesse d'Italia 2016/2017

 

 

Per esser di Firenze vanto e gloria !!

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campionato | Fiorentina Women's | news | protagonisti | womens

Le colpe della Fiorentina

by sanghino
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08 mar 2017

Ormai è diverso tempo che il popolo viola è diviso: chi contro i fratelli Della Valle e chi a favore. Intendiamoci: tutti comunque per la Fiorentina.

È però estremamente stucchevole sentir parlare di "leccavalle" o di "psudotifosi". Ed è deplorevole leggere striscioni come ultimamente sono apparsi. Ma vediamo un po' quali "accuse" vengono mosse alla proprietà viola. Per cominciare il ritornello è "bisogna spendere", io invece direi che più semplicemente "bisogna spendere bene", e questo non sempre riesce. Sono però convinto che di questo non siano contenti neanche i Della Valle. Altra parola magica è "investire", su questa bisogna però trovarsi d'accordo: cosa si intende per investire. Direttamente da wikipedia:

In economia per investimento si intende l'attività finanziaria di un soggetto economico detto investitore atta all'incremento di beni capitali e l'acquisizione o creazione di nuove risorse da usare nel processo produttivo al fine ultimo di ottenere un maggior profitto futuro o incrementare la propria soddisfazione personale.

Detta così dice tutto e niente, prima di tutto bisognerebbe contestualizzare e rapportare la definizione al mondo del calcio. E non solo. Infatti il mondo del calcio oggi è retto non solo da leggi economiche, ma anche da ben precise norme. La prima che ha avuto un impatto non trascurabile è la legge 91 del 23 marzo 1981. Questa è la legge che disciplina i rapporti fra le società sportive ed i professionisti (calciatori) definendo, forse per la prima volta, il vero e proprio professionismo sportivo. Per le società sportive, in senso generale, ancora era però vietato il "fine di lucro". Questo però generò una sorta di conflitto con le forme giuridiche che le società sportive assumevano, specialmente quelle professionisti, in genere SpA o Srl, e cioè società di capitali dove invece il lucro è alla base dell'attività. Per porre rimedio a questa situazione si intervenne con il Decreto Legge 485 del 20 settembre 1996 convertito nella legge n. 586 del 18 novembre 1996. Teniamo bene a mente questa data perché rappresenta lo sparti acque della situazione che ancora oggi viviamo e che fa nascere tante incomprensioni e sopisce la passione sportiva. Il DL 485 per la prima volta stabilisce la possibilità per le società sportive di lucrare, limitatamente a quelle professionistiche. Inoltre questo permette anche di poter essere quotate in borsa. Altra novità importantissima che viene introdotta è che "le società di cui all'articolo 10 sono sottoposte, al fine di verificarne l'equilibrio finanziario, ai controlli ed ai conseguenti provvedimenti stabiliti dalle federazioni sportive, per delega del CONI, secondo modalità e princìpi da questo approvati", da quel giorno le società di calcio sono sottoposte a controlli per verificarne l'equilibrio finanziario (equilibrio fra entrate ed uscite, banalizzando). Questo equilibrio, banalizzando il concetto ulteriormente, lo possiamo tradurre anche in "autofinanziamento", che non è altro che dire "possiamo spendere quello che entra".
Infine, merita un cenno la questione del fallimento delle società sportive professionistiche. Tale procedure poteva considerarsi trascurabile prima che venisse ammesso lo scopo di lucro, con una propensione, anche allora, alla tesi favorevole, dopo il DL 485 essendo innegabile l'attività imprenditoriale che sorregge dette società, la possibilità di fallimento appare indiscutibile.

Tutto chiaro?!? Insomma, direte voi. E la cosa non finisce qui ovviamente. A tutto questo bisogna aggiungere anche quanto accaduto per i diritti televisivi, o meglio, i criteri con cui vengono divisi i capitali provenienti dalla vendita dei diritti televisivi. In Italia esiste la forbice più ampia in Europa fra la socità più remunerata e la meno.

Tutto questo insieme di norme, leggi, regolamenti determina chi quanto può spendere. E chi più spende più vince, su questo non ci piove. Una società di calcio non spende i soldi del padrone, una società di calcio spende i soldi che riesce ad incassare. I padroni, al limite, possono intervenire per ripianare le passività che si generano in gestioni sbagliate, ma anche in questo caso con modalità ben stabilite. Converrete con me che se una società ad inizio stagione parte con una disponibilità di 200 milioni ed un'altra invece di soli 20 milioni non si potrà mai avere, sportivamente parlando, equità, 99 volte su 100 vincerà la prima.

Detto quanto tutto sopra pare evidente che è totalmente inutile continuare con certi cori inneggianti a spendere maggiormente per poter ambire a qualche vittoria (minore). Semmai possiamo chiedere, e questo è sacrosanto, che i soldi che ci sono siano spesi nel miglior modo possibile. Certo tutto questo insieme di situazioni poco si conciliano con il mestiere del tifoso che dovrebbe vivere di passione mentre oggi è chiamato a dover fare i conti con i bilanci, cosa di cui non abbiamo alcun interesse.

E adesso veniamo alla vera colpa che potrebbe essere attribuita ai Della Valle. Loro non sono colpevoli di avere "il braccino", loro potrebbero essere colpevoli in quanto partecipando in maniera passiva (ma questa è solo una supposizione) a tutto questo giochino al massacro nel quale le vittime sono le società come la Fiorentina, o meglio sono tutte quelle società che non sono i gobbi e le milanesi. Forse, e dico forse, potremmo avere un miglioramento con questo benedetto stadio di proprietà, ma se anche lo facessero e generasse buoni utili, il beneficio sarebbe limitato al momento in cui anche tutte le altre squadre saranno dotate di impianto di proprietà. I primi anni dei Della Valle le cose sembravano differenti, Diego sembrava volesse cambiare questo sistema. Poi successe quello che tutti sappiamo e da quel momento si ha quasi l'impressione che abbiano accettato la situazione.

E allora vogliamo veramente chiedere a gran voce quella che è l'unica soluzione?? E' necessaria una riforma a livello europeo del calcio e delle ripartizioni dei soldi, in modo che tutte le società possano aspirare a diventare grandi innescando quello che è un più normale ciclo di alternanza nelle vittorie.

Forza Viola

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Editoriale | fiorentina

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Ovviamente un tifoso Viola. Dalla nascita.

Sono un "ragazzo" di quasi 40 anni, sono un informatico e l'unione di queste due passioni hanno portato alla nascita di questo blog (tra pochi mesi festeggerò il quinto compleanno !).

Non cercate qui le informazioni dell'ultimo momento, non sono un giornalista, semmai fatemi compagnia nel commentare tutto quello che accade intorno alla Fiorentina.

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