Bruttissima gara quella con il Palermo, che era difficile lo sapevamo visto il moneto di grazia dei Siciliani e quello di disgrazia di noi viola. Ma speravo che arrivasse il colpaccio e che questo ci avrebbe rimesso in carreggiata. Invece niente. Peccato.
Devo ammettere che non ho potuto assistere alla partita, ne allo stadio ne in televisione (ogni tanto capitano anche impegni inderogabili …. ;), ho potuto rivedere in seguito un ampia sintesi. Ormai da giorni sui giornali e, di conseguenza, fra i tifosi non si fa altro che parlare di quale potrebbero essere la causa (colpe) e quali le cure. Ovviamente i maggiori colpevoli sono, nell’ordine: i Della Valle (che noia continuare a leggere sempre la parola “dimissionari” … ), Corvino (che secondo molti tifosi un giorno è un genio e il giorno dopo un cojote … ), la campagna acquisti sbagliata, l’allenatore, Montolivo, Cerci, Mutu e, forse, anche Babacar e Papa Waigo. Du’ palle … discorsi di una noia paurosa, tanto che ultimamente ho smesso di leggere quotidiani e di ascoltare radio e tv, visto che nessuno (o quasi) riesce a fare una analisi che si discosti un pochetto dalle banalità consuete.
Tornando alla gara, dicevo, brutta, timorosa, lenta e di conseguenza priva di qualsiasi cosa possa essere definito “gioco”. Ho però ancora molta stima e fiducia nel settore tecnico viola ed anche in quello dirigenziale: sapranno trovare il bandolo della matassa.
Fuori dall’aspetto prettamente tecnico invece è anche peggio la situazione: alle banalità sportive se ci si aggiungono anche quelle politiche si ottiene un mix … mortale (nel senso della morte cerebrale). Rossi, Barducci, Renzi, Gianassi, Nardella ecc ecc ogni giorno una dichiarazione, ogni giorno tanti discorsi: ma che si diano da fare, che svolgano con competenza e diligenza i loro compiti perchè, come ci insegna un illustre genovese, tutta questa gente è nostra dipendente e per ora discorrono discorrono e non si arriva a niente. Portino quindi rispetto al datore di lavoro. La pista di Peretola, e la Cittadella, e lo Stadio, il Parco, l’inceneritore … ogni giorno il primo che prende la parola cerca di spararla …. basta, non se ne può più ! Ovviamente ogni tanto anche la dirigenza viola cerca di partecipare a questo surreale dialogo fra istituzioni che si dispiega sulle pagine dei quotidiani. E io fo questo e quindi te non puoi fare quello, allora io faccio questo altro così quello che volevi fare prima non lo fai più, tiè ! E allora io ti sposto il tuo giochino più in là, così te non ti vedo più e io sto meglio, aritiè ! E allora domani io ti smonto tutto così devi ricominciare da capo, ma intanto io ti nascondo un pezzo così non ti torna più …
Che tristezza … Forza Viola !!