Dice il detto "Male comune, mezzo gaudio", nel caso specifico il gaudio non esiste, ma il male comune penso proprio di si. Mi riferisco all'opaco inizio di stagione delle 5 squadre che nell'ultimo campionato hanno occupato il vertice della classifica.
A Firenze si discute in maniera sterile dei fischi piovuti sulla squadra al termine della gara di Champions, a Milano rimpiangono Mancini (è tutto dire ... ) e forse solo dopo 5 partite Ancelotti pare supportato dalla squadra, a Torino vacilla Ranieri, a Roma si fatica a trovare continuità. Insomma, la compagnia non ci manca. Ma questo non può e non deve essere un alibi.
Tornando ai fischi che tanto fanno discutere, non voglio arrogarmi il compito di difendere un diritto dei tifosi, però mi chiedo cosa si pretenda da loro. Se la squadra gioca bene alla fine si applaude, se gioca male alla fine si può anche fischiare, il comune denominatore fra le due situazioni è che comunque durante la gara mai manca l'incitamento. E vi pare poco ? E' anche vero che società e mister è giusto che difendano i giocatori, con la giusta enfasi, senza dare l'impressione di fregarsene di quei fischi, ma anche senza impuntarsi troppo con la tifoseria. Il momento è delicato, deve essere individuata la giusta via di uscita e serve il contributo di tutti, tifosi compresi. Ma impedire una civilissima forma di diniego verso la deludente prestazione a cui si è appena assistito è forse pretendere troppo. In fondo è stato un attimo ... non era una contestazione, ma solo la normale reazione di un pubblico messo di fronte ad uno spettacolo poco divertente.
Adesso si deve ritrovare un attimo di serenità, ma anche è necessario ritrovare alcuni giocatori, fondamentali. Sentivo ieri un commento di Luca Calamai che condivido: la Fiorentina sta giocando come se avesse ancora Liverani, ma senza avere Liverani. Il tutto poi è esasperato anche dallo scarso dinamismo di un reparto mediano che ancora stenta a girare per il verso giusto. Martedì sera, dopo molto tempo, ho visto fare un assist in profondità da parte di Montolivo, l'arbitro ha fischiato il fuorigioco, ma l'intenzione era ottima. Manca il passaggio filtrante, manca l'invenzione, la velocità di esecuzione del passaggio. Montolivo è quello fra i centrocampisti che forse potrebbe emulare meglio Liverani, che possedeva questa caratteristica, ma forse anche lo stesso Mutu o Jovetic, magari impiegati come trequartisti. In estate forse speravamo che Felipe Melo avesse queste qualità, per adesso non le ha mostrate, è un ottimo mediano, recupera molte palle, ma non è ne un regista ne un uomo dell'ultimo passaggio. Quindi, o si adatta il gioco alle caratteristiche dei giocatori, oppure almeno uno dei giocatori sopra citati si dona per la causa, con il rischio anche di fallire (ma non è detto).
Concentriamoci su Chievo, per un attimo lasciamo da parte la Champions League, una vittoria in trasferta sarebbe l'ideale come trampolino di rilancio, pensiamoci, non è una cattiva idea.
Forza Viola !!