Leggo oggi sulle pagine on-line de La Nazione, a firma di Angelo Giorgetti, un articolo interessante che ha come argomento l’ormai stranota tendenza al ribasso delle presenze di tifosi allo stadio.
Il concetto di base non è opinabile essendo un dato di fatto, l’analisi sui motivi invece lo è molto più. Io certo non ho la presunzione di “sapere”, la mia non è la verità assoluta. Però mi sento di dover contestare alcune argomentazioni.
Si legge:
Gli uomini dei conti di tutte le società italiane — non solo la Fiorentina — possono continuare a considerare i tifosi una parte secondaria e matematicamente trascurabile dell’intero giochetto. Finché dura tutto ok, anche se l’effetto anestetizzante del calcio visto in tv (modello playstation) è alla lunga una minaccia molto superiore a quella degli hooligans. Qualche dirigente forse un giorno lo capirà.
Mi dispiace constatare che non è vero che i dirigenti non abbiano capito questo, anzi la prova l’abbiamo proprio qui a Firenze e tutti ne sono testimoni. Secondo voi perchè i Signori Della Valle con forza spingevano per avere la famigerata Cittadella ?
Certo, dimenticavo, adesso di sicuro se ne usciranno fuori “gli scienziati” che ci illumineranno dicendoci che lo facevano perchè era nei loro interessi. Ma lasciamo perdere. Nessuno riflette sul fatto che avere una struttura del genere, prima e unica nel suo genere in Europa, avrebbe rappresentato quella promozione e quelle risorse che ormai non possono arrivare da altre parti. Le televisioni sono al limite delle loro possibilità, non credo che sia possibile spremere ancora quei soggetti. Le altre voci di ricavo sono le sponsorizzazioni e gli incassi derivanti dai biglietti e dalla vendita di articoli direttamente o meno collegati al brand della società calcistica. Sui biglietti è difficile agire, aumentare ulteriormente i prezzi con l’attuale livello di comfort e di servizi è una cosa non proponibile. Non rimane che l’altra strada.
Mi ricordo venti anni fa quando oltre all’abbonamento allo stadio ero anche tesserato per un Viola Club. Ogni anno veniva organizzata la festa sociale che trovava il proprio culmine nella cena presieduta da alcuni rappresentanti della società: dirigenti, tecnici e giocatori. A girare tutti si facevano quelle 3 o 4 serate annuali. Oggi questo non è più possibile ? Evidentemente no.
Oggi manca anche il contatto con il proprio beniamino, il rito dell’autografo è diventato quasi un annebbiato ricordo.
E allora come conciliare la voglia del tifoso di “toccare” con mano la propria appartenenza e magari permettere alla società stessa di mettere insieme quel gruzzolo necessario ad avere un po’ più di respiro e a raggiungere una dimensione più europea ? La risposta è semplice: con iniziative tipo la Cittadella !
Ci pensate voi riuscire ad avere, prima degli altri, quei 40-60 milioni in più di fatturato che ti avrebbero permesso di colmare gran parte del gap che ci divide con le squadre più remunerate dalle televisioni ? Io ci penso tutti i giorni e mi dico anche che abbiamo già perso diversi anni dietro a tante chiacchiere e questo non fa altro che spostare in avanti in modo indefinito quei traguardi che la nostra proprietà si era data e ci aveva dato. E la colpa di chi è ? Sarò banale, ma secondo me gran parte della colpa è da cercare nella classe politica: tutti i Comuni dell’area metropolitana, la Provincia e la Regione. Spesso campanilismi e lotte fratricide hanno avuto il sopravvento e “il dire” ha lasciato troppo poco spazio “al fare”.
Io la Cittadella me la immaginavo già, ed immaginavo già anche il risalto che avrebbe dato alla mia Fiorentina. Mi immaginavo già con i miei figli immerso nello sport e nel colore viola. Mi immaginavo già di poter “godere” della mia Fiorentina per 365 giorni all’anno, il sogno di ogni viscerale tifoso viola. Per adesso questi miei sogni si infrangono contro la poca lungimiranza politica ed economica di questa città.
Molte persone continuano a spingere sul concetto che i Della Valle devono spendere, ma loro stanno facendo quello che ogni altra società più o meno sta facendo. Io non vedo Garrone che tira fuori 50 milioni tutti gli anni di tasca per la propria squadra, non lo fa Preziosi, non lo fa Zamparini, non lo fanno Lotito, la Sensi e non lo fanno neanche Moratti, Agnelli e Berlusconi. Il fatto che per esempio l’Inter fatturi 100 o 140 milioni in più ogni anno rispetto alla Fiorentina sia determinante, e questo senza che ne Moratti ne Della Valle debbano tirar fuori di tasca niente. Se l’Inter fatturasse quanto la Fiorentina io non credo proprio che Moratti tirerebbe fuori di tasca tutto il rimanente per rimanere ai livelli attuali: ricchi si, fessi credo un po’ meno. E il fatto di essere fiorentino o interista o milanista dalla nascita non c’entra proprio niente.
Certo in tutto questo non bisogna dimenticare che ci sono anche altri motivi che hanno portato ad una riduzione delle presenze settimanali negli stadi come ad esempio quella “bella” trovata della tessera del tifoso, tanto inutile allo scopo per cui nasceva quanto devastante per gli effetti avuti sulle presenze dei tifosi.
Che la squadra in questo 2010 abbia deluso è innegabile, ma non è certo questo il motivo per cui la gente non va allo stadio, ci sono stati non anni, ma bensì lustri molto peggiori e nonostante tutto continuavamo a dimenarci su quelle gradinate.
Ridateci il “Progetto Viola” … (mamma mia quant’è abusata questa parola !) voi tutti politici, dirigenti e, perchè no, anche giornalisti e vedrete che la gente ritroverà l’entusiasmo che sempre ci ha contraddistinto.
Forza Viola !!