by sanghino
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07
mar
2012
In queste ore le cronache locali riportano di un vergognoso episodio avvenuto ai margini di una partita di calcio giovanile.
Siamo a Grosseto, ma questo non significa niente, si affrontano la locale formazione "Giovanissimi Nazionali" con i pari età della Fiorentina, ragazzi di 15 anni insomma. La partita fila via nella normalità, nessun episodio violento fra i giocatori, nonostante il Grosseto perda nettamente non ci sono segni di nervosismo particolari. Bene così.
Sugli spalti invece lo scenario è indegno: si inizia incitando i giocatori a "spaccare le gambe" e si prosegue con offese, spintoni, calci. Prima due persone, poi quattro, infine nasce una vera e propria rissa che vede coinvolte diverse persone presenti sugli spalti. Una vergogna per tutti e penso che anche gli stessi ragazzi in campo si saranno vergognati del comportamento dei loro genitori.
Negli scorsi anni ho avuto la fortuna di seguire per un po' come dirigente accompagnatore una squadretta locale e anche io sfortunatamente ho assistito a scene del genere. La maleducazione purtroppo non è confinata in pochi elementi "disturbanti" e magari facilmente isolabili. Io sarei per la soluzione estrema al problema: partite senza pubblico.
Mi rendo conto che le piccole società riescono a tirare avanti con i pochi soldi che riescono a mettere insieme dai biglietti delle partite, ma così com'è la situazione non è più sostenibile. Andare a vedere i propri figli per incitargli è bellissimo, andare ad una partita per chiedere di "gambizzare" un avversario o pittosto per picchiare un altro genitore o anche per dare della "donna dai facili costumi" ad una mamma ... tutto questo non è necessario all'educazione dei figli e tanto meno al loro divertirsi giocando e quindi superfluo .... possono starsene a casa propria.
Evvia lo sport, la sportività, l'educazione ed il calcio giovanile !
[fonte Il Tirreno]