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Giacomo Bulgarelli ci lascia

by francesco
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13 feb 2009

GiacomoBulgarelli Sono qui a scrivere per rendere omaggio ad una voce ed un volto che ci hanno accompagnati per diversi anni cercando di raccontarci e spiegarci il calcio. Giacomo Bulgarelli si è spento ieri, consumato da lunga malattia, all'età di 68 anni.

Bulgarelli non ho avuto il piacere di poterlo apprezzare quando faceva il calciatore, ma ne ho sempre apprezzato lo stile e la pacatezza nel suo impegno di commentatore televisivo. Una persona squisita, un intenditore di calcio. Era una voce conosciutissima anche da parte dei giovanissimi, dai bimbi che solitamente non guardano le partite in tv, ma che amano giocare ai video games, avendo lui contribuito, insieme a Massimo Caputi, alla serie FIFA già dalla sua prima versione uscita nel 1998. Ha lavorato per tutte le grandi tv nazionali in programmi di approfondimento sportivo e come seconda voce nelle telecronache, l'ultimo suo impegno lo vedeva collaborare con la piattaforma digitale terrestre di Mediaset.

E' quindi con tristezza che vorrei dedicare queste poche frasi di cordoglio alla sua memoria e ai suoi familiari.

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Editoriale | ricorrenze

E' scomparso Costagliola

by Francesco
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07 mar 2008

Vorrei unirmi al cordoglio espresso da tutti gli ambienti legati alla Fiorentina nei confronti della famiglia Costagliola per la scomparsa di Leonardo.

La Fiorentina, il Presidente, i calciatori, lo staff tecnico e tutta la società esprimono il loro più sentito cordoglio per la scomparsa di Leonardo Costagliola e sono vicini ai suoi familiari in questo momento di profondo dolore.

Leonardo Costagliola fu portiere della Fiorentina dal 1948 al 1955 disputando ben 230 partite con la maglia viola e collezionando anche 3 presenze in Nazionale. Nel 2006 era stato ospitato dalla Fiorentina per festeggiare i suoi 85 anni nella Tribuna Autorità dello stadio Franchi.

Forza Viola !!

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Editoriale | ricorrenze

Scomparso Ugo Poggi

by Francesco
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26 feb 2008

Si apprende dal sito ufficiale della Fiorentina, che oggi è venuto a mancare all'affetto dei propri cari l'ex dirigente e anche presidente della Fiorentina Ugo Poggi.

Mi unisco al cordoglio per la famiglia in questo triste giorno. 

 
Ciao Ugo. 

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Editoriale | ricorrenze

Fischi nel minuto di raccoglimento, i soliti cretini

by Admin
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04 feb 2008

Io chiederei a tutti quelli che ieri sera fischiavano nel minuto di raccoglimento quanto sarebbero felici se andassimo tutti al funerale di un proprio caro e ci mettessimo a fischiare.

La stupidità umana, come diceva Einstein, al pari delle dimensioni dell'Universo, è infinita.

Loro non sono tifosi viola.

Forza Viola !! 

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Editoriale

Una serata di Coppa

by Francesco
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29 nov 2007

Anche l'ultimo saluto a Manuela è stato dato, ieri tutta la Fiorentina si è stretta intorno al Mister Prandelli ed ai suoi figli. Tante altre persone del mondo dello sport, semplici cittadini o tifosi si sono uniti al cordoglio espresso un po' da tutti in questi giorni.

La la vita è così, imperterrita, impaziente, non lascia il tempo per riflettere, si deve risalire in sella e via. E Cesare è così, in un altra vita di sicuro sarebbe stato un cavaliere impavido difensore degli ideali e della giustizia, un moschettiere, elegante e risoluto. Cesare ci da appuntamento a domenica, è il minimo mi sembra, nel momento in cui saluta la squadra che parte per Atene dove oggi si svolgerà il match di UEFA.

La squadra greca è motivata, lo stadio darà una mano in questo senso, pur perdendo il loro pezzo più pregiato, quel Rivaldo che qui in Italia, fra i Brasiliani famosi, viene superato nella classifica dei bidoni solo da Socrates e forse da Renato. Vi è Dellas, difensore transitato dalle parti di Roma.

Di sicuro non sarà una partita giocata con la necessaria serenità e probabilmente neanche sarà stata preparata troppo bene, però dobbiamo onorare l'avversario, dobbiamo onorare la decisione di omaggiare Cesare e sua moglie.

Mancheranno ancora alcuni giocatori, Mutu e Liverani su tutti, la difesa sarà leggermente modificata, con l'inserimento al centro di Dainelli e Kroldrup, a sinistra Vanden Borre e a destra Balzaretti; sulla mediana Montolivo, Pazienza e Gobbi; in avanti Vieri, Osvaldo e Jorgensen.

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news

Calcio in lutto: è morto NILS LIEDHOLM

by francesco
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05 nov 2007

Riporto la notizia così com'è apparsa sulle agenzie di stampa (ANSA) e nel farlo mi unisco al cordoglio nei confronti dei familiari e amici tutti.

ALESSANDRIA - Si è spento oggi l'ex calciatore e allenatore Nils Liedholm. Aveva 85 anni. Liedholm abitava a Cuccaro, in provincia di Alessandria, dove aveva una tenuta agricola. Lo si è appreso nel paese del Monferrato, dove la ditta di pompe funebri Longo ha comunicato che i funerali si svolgeranno giovedì alle ore 11.

IL BARONE FUORICLASSE IN CAMPO E FUORI - La Svezia, il Milan poi, da allenatore, la Roma. Questa la parabola nel calcio del Barone, campione di stile in campo e fuori, vincitore da giocatore dell'oro olimpico a Londra '48 e di quattro scudetti negli anni '50 con il Milan. Vice-campione del mondo nel 1958 con la Svezia, la sua immagine venne scelta per la copertina del primo album dei calciatori Panini, quello del campionato '60-'61. Da allenatore diede al Milan lo scudetto della stella, nel 1979, e poi alla Roma il suo secondo, storico, tricolore, nel 1983. La delusione piu' grande arrivo' l'anno dopo, quando la Roma perse ai rigori la Coppa Campioni con il Liverpool. Ma Liedholm sara' sempre ricordato per la sua classe, l'innata eleganza in campo e fuori, quel modo di fare che lo fece appunto diventare il Barone e che fece in modo di fargli chiudere la sua ventennale carriera di calciatore senza mai essere stato ammonito. Aveva cominciato da bambino, alternando il pallone allo sci di fondo. Liedholm era conosciuto, e in fondo anche amato, anche per il gusto dell'iperbole e dei paragoni perlomeno arditi: divenne famoso per essere l'elemento fondamentale del Gre-No-Li, il trio con Nordahl e Gren, ma anche, quando poi fu tecnico, per aver fatto diventare Mandressi ''l'erede di Rensenbrink'', Tosetto ''il Keegan della Brianza'', il carneade Gaudino ''il nuovo Nordhal'', Valigi ''il nuovo Falcao''. Piccole perle di una carriera e di un humour inimitabili. Al Milan arrivo' dopo i Giochi del '48 su consiglio di Nordahl che con lui aveva giocato nel Norrkoepping e vinto due titoli svedesi. Conquisto' subito San Siro, grazie al suo tocco di palla, quel suo giocare sempre a testa alta (tanti anni dopo si rivedra' in Antognoni), i suoi infallibili passaggi. Amava raccontare che la prima volta che ne sbaglio' uno, dopo due anni, tutto il pubblico dello stadio milanese si alzo' in piedi e lo applaudi'. Gioco' da centrocampista e poi un anno da libero vincendo in entrambi i ruoli. Ricreo' questa mutazione tecnica in un altro dei calciatori in cui si rivide, quell'Agostino Di Bartolomei indimenticabile capitano di quella Roma che vinse grazie alla ragnatela inventata dallo svedese. Che pur vivendo per mezzo secolo nel suo paese d'adozione non era mai riuscito ad impararne bene la lingua. Il vecchio gentiluomo di Valdemarsvik, che continuava a fare da lontano il consulente della Roma (Ibrahimovic, ai tempi in cui giocava nel Malmoe, il suo ultimo consiglio al presidente Sensi, che purtroppo per la Roma non gli diede retta) se l'era cavata molto meglio come produttore di vino, imbottigliato nei suoi vigneti di Cuccaro, in Piemonte. Amava la buona tavola, Lidas, ed era piu' scaramantico di un napoletano. Aveva un mago di fiducia, che consultava prima di match importanti e dal quale portava i giocatori. Credeva nell'oroscopo e con una punta di civetteria faceva notare che molti grandi calciatori erano del segno della Bilancia (come lui) o comunque nati nel mese di ottobre, e faceva sempre quattro esempi: se stesso, Falcao (suo pupillo prediletto), Pele' e Maradona.

CON LUI ADDIO A GRE-NO-LI, SPAVENTO' BRASILE - Con Liedholm scompare l'ultimo componente del famoso trio Gre-No-Li, dalla parte iniziale del cognome di tre famosi calciatori svedesi: Gunnar Gren, Gunnar Nordahl e Nils Liedholm, che formarono un celebrato trio nella Svezia e nel Milan degli anni cinquanta. I tre facevano parte della nazionale svedese che vinse l'oro alle Olimpiadi di Londra, nel 1948, battendo in finale la Jugoslavia per 3-1 con due gol di Gren e uno di Nordahl. Invece, nella famosissima finale del mondiali di Svezia, giocata a Stoccolma il 29 giugno 1958 e vinta per 5-2 dal Brasile del giovanissimo Pele', c'erano ancora Gren e Liedholm, mentre Nordahl aveva lasciato gia' da tempo la nazionale. La formazione di quella Svezia era: Svensson, Bergmark, Axbon, Borjesson, Gustavsson, Parling, Hamrin, Gren, Simonsson, Liedholm, Skoglund. Liedholm segno' il primo gol svedese, mentre il secondo fu opera di Simonsson. Di quella squadra giocarono a lungo in Italia anche Skoglund (soprattutto nell'Inter) e Hamrin (che allora giocava nel Padova ma che gioco' soprattutto nella Fiorentina). Nella rosa di quella nazionale c'erano anche altri italiani: 'Raggio di luna' Selmosson (che giocava nella Lazio e che poi passo' anche alla Roma) e il meno conosciuto Bengt Gustavsson, che giocava nell'Atalanta.

MILAN, SE NE VA PEZZO ENORME NOSTRA STORIA - Il Milan piange la scomparsa di Nils Liedholm, il tecnico rossonero della Stella, protagonista insostituibile del leggendario trio Gre-No-Li, che si e' spento all'eta' di 85 anni a Cuccaro, nel Monferrato, dove viveva. ''Con lui - scrive il sito della societa' rossonera - se ne va un pezzo enorme della storia del Milan, ma il suo ricordo rimarra' indelebile nel cuore di tutti i Milanisti e degli appassionati di calcio''.

RIVERA, 'UN MAESTRO,ALLENAVA GIA'DA GIOCATORE' - ''Sono tra i pochi che puo' ricordarlo anche da giocatore, nel senso che il mio primo anno a Milano l'ho fatto con lui che stava chiudendo la sua carriera. Mi ha aiutato e si metteva a disposizione, creava la condizione per stare bene e conoscere l'ambiente. Era gia' allenatore in quel momento. Era una persona che privilegiava, pur essendo apparentemente un freddo, i rapporti umani''. Ricorda cosi' Nils Liedholm l'ex stella del Milan e della nazionale Gianni Rivera poco dopo aver appreso la notizia della morte del suo ex allenatore e anche compagno di squadra per un solo anno, l'ultimo della carriera del Barone. ''Aveva sentimenti - aggiunge Rivera - e privilegiava i rapporti umani ancor prima di quelli tecnici. Direi che e' questo il ricordo migliore''. Quanto perde il calcio? ''Il calcio lo aveva gia' perso. Lo ha perso prima di tutto come calciatore e poi come allenatore. La vita e' cosi' purtroppo, va avanti...'' ''L'ho visto - conclude Rivera - l'ultima volta qualche anno fa. Poi lui stava tanto male ed e' andato a vivere in campagna dove aveva l'azienda e poi ci siamo persi''

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Lutto per Vanden Borre

by Francesco
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18 set 2007

Mi unisco al cordoglio già espresso su tanti altri siti per Vanden Borre il quale oggi viene colpito da un gravissimo lutto in famiglia: la perdita della madre.

Forza Anthony.

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22 anni sono pochi per morire di calcio

by Francesco
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28 ago 2007

E' morto Puerta, il giocatore del Siviglia colto da malore durante l'ultima partita della Liga. Solo 22 anni, staff medici che seguono quasi giornalmente i calciatori e a niente serve. Posso solo unirmi ai tanti messaggi di cordoglio per la famiglia.

Le immagini viste in tv sono veramente toccanti ... portano alla memoria altre tragedie consumate sul campo, in questo caso il giocatore sembrava aver ritrovato lucidità e forza per uscire dal campo, ma poi ricadute continue ne hanno provocato il decesso.

Forza Viola.

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news

E' morto Giorgio Tosatti

by Francesco
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28 feb 2007

E' appena terminata la partita Reggina-Fiorentina, finita 1-1, ed apprendo della morte del giornalista Giorgio Tosatti, grande intenditore di calcio, una vita dedicata all'informazione sportiva.
Vorrei aggiungermi ai tanti messaggi di cordoglio per la famiglia in questo triste giorno.

Un saluto Viola.

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Con queste bestie il calcio non c'entra

by Francesco
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03 feb 2007

Ci voleva l'ennesimo morto, pace all'anima sua e condoglianze alla famiglia (in particolare il mio pensiero va ai figli). Il Calcio sta morendo per colpa di questi bastardi schifosi assassini.

I vertici calcistici non potevano far altro che fermare tutto il baraccone, ma adesso voglio vedere se si è capaci di prendere provvedimenti seri, duri, immediati. E tutte le persone semplici, che vivono di passione per il calcio e che sono a loro volta vittime di questi animali dovrebbero essere favorevoli a qualsiasi provvedimento, adesso e anche quando saranno nelle urne e voteranno per chi a tutti i costi vuole sempre ridurre le pene, a chi è per gli indulti, per i condoni. Poi vorrei rivolgere un pensiero a quei poverini livornesi che hanno messo quelle scritte infami sui muri, ma vergognatevi, non siete certo meglio di chi ieri sera metteva a ferro e fuoco Catania, ma buttate nel cesso quelle stupidaggini politiche che vi portate dietro che vi fanno sembrare del medioevo, crescete un pochino, siamo già nel terzo millennio, se non ve ne siete accorti. E come voi tutti quelli che fanno entrare la politica negli stadi, tutti quelli che al posto della bandiera del cuore sventolano dei vessilli che nella maggior parte dei casi neanche sanno cosa sono e cosa significano. Ognuno dia il proprio contributo per realizzare un grande sogno, io per esempio vorrei andare allo stadio con i miei figli.

Forza Viola.

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Chi Sono ...

Ovviamente un tifoso Viola. Dalla nascita.

Sono un "ragazzo" di quasi 40 anni, sono un informatico e l'unione di queste due passioni hanno portato alla nascita di questo blog (tra pochi mesi festeggerò il quinto compleanno !).

Non cercate qui le informazioni dell'ultimo momento, non sono un giornalista, semmai fatemi compagnia nel commentare tutto quello che accade intorno alla Fiorentina.

E, ricordate, il Popolo Viola siamo NOI !! Tutti gli altri sono impostori

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