by sanghino
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23
mag
2011
Due giorni fa è apparso allo stadio Franchi uno striscione che recitava più o meno: “Prima Ufo poi Santana un’altra genialità senza grana”.
Il riferimento è chiaro, il contendere è lo svincolo di un giocatore a parametro zero in quanto giunti alla conclusione del contratto. Su questo però mi piacerebbe fare una piccola riflessione che spero mi sia permessa (non si sa mai, a Firenze siamo permalosi quanto la stessa dirigenza Viola). Dal tono dello striscione quello che appare evidente è non tanto la cessione, o mancato rinnovo, di due giocatori, quanto lo svincolo a parametro zero. Cosa questa che evidentemente non porta denari nelle casse della Fiorentina, denaro magari utile ad accaparrarsi nuovi giocatori. Le situazioni dei due giocatori per quello che è dato sapere appaiono subito molto differenti. Ufo ormai erano un paio di anni che dichiarava di voler provare l’esperienza spagnola e dal suo punto di vista era molto conveniente, credo, non rinnovare con la Fiorentina. Per Santana, tengo a precisare che è sempre stato l’esempio del vero professionista, pare, e ripeto pare, che sia comunque stato offerto un nuovo contratto non ritenuto all’altezza dal giocatore (o da chi ne ha la procura). In entrambi i casi sfido chiunque a dimostrare che sia stata la volontà della Fiorentina quella di scegliere di arrivare alla scadenza del contratto senza cercare per altro di monetizzare quanto più possibile. Anche perchè è un palese controsenso rispetto a tutto quanto fino ad oggi viene rinfacciato alla stessa dirigenza viola accusata troppo spesso di essere troppo attenta ai bilanci e poco all’aspetto tecnico. Se poi si fa solo per dare sfogo al nostro solito senso polemico delle cose allora va bene … niente da dire.
Per concludere vorrei comunque in questo post ringraziare Santana, giocatore sfortunatissimo ma sempre e comunque esempio di professionalità. Se proprio volessi essere puntiglioso nei suoi confronti muoverei un’unica critica (per altro da condividere con la maggior parte dei compagni): è mancato un po’ sotto il punto di vista della personalità. Per la sua esperienza e per la sua “anzianità di servizio” sarebbe potuto essere un degno erede di Jorgensen come peso all’interno dello spogliatoio.
Ciao Alberto ci rivediamo a Firenze !!