by francesco
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19
giu
2009
Dopo il brutto primo tempo con gli USA, ieri sera la squadra azzurro-sbiadito si è ripetuta contro l’Egitto, il quale conquista una storica vittoria.
Leggo stamani sui quotidiani che molti degli azzurri passano il loro tempo libero anche su internet, di sicuro non ne ho la certezza, ma spero che qualcuno possa leggere dal Sud Africa queste mie umili parole.
Lippi “studia” delle novità basandosi sull’esperienza della gara precedente e sulle caratteristiche dell’avversario, evidentemente molto del suo teorizzare non ha funzionato e lui stesso lo ammette al termine della gara. Rispetto all’esordio Cannavaro riprende il suo posto al centro della difesa a discapito di un pietoso Legrottaglie, ieri sera poi abbiamo avuto la conferma anche Chiellini si trova in grosse difficoltà, per dirla tutta lo si era visto anche contro gli USA: che sia la volta buona per Gamberini contro il Brasile ?
Gli esterni sembrano bloccati, intimoriti e qualche automatismo sembra non funzionare adeguatamente, più volte infatti i portatori di palla si trovavano nella situazione in cui l’esterno non c’era per dettare il passaggio.
Centrocampo confermato come confermati i limiti già visti, c’è poco dinamismo e non sembrano in grado di fare da collante fra difesa ed attacco. Molto meglio quando entra Montolivo, il viola fornisce più profondità al gioco piazzandosi fra le linee ed arrivando anche pericolosamente alla conclusione.
In attacco viene preferito Iaquinta centrale con il supporto di Rossi e Quagliarella, Toni e Gilardino in panca. Il migliore alla fine risulta proprio Iaquinta (sui suoi piedi le occasioni più nitide, per lo meno tre) però nel secondo tempo quando si sposta sul centro sinistra nel momento in cui Toni prende il posto di Rossi. Poi Pepe entra al posto di Quagliarella dando alla manovra la giusta quantità senza però il supporto anche della qualità.
Il gol egiziano arriva nel primo tempo grazie ad un colpo di testa in mezzo all’area di un giocatore assolutamente solo sottolineando ancora una volta le evidenti difficoltà nel gioco aereo degli azzurri-sbiaditi ed in particolare sui calci piazzati. Giusta anche l’osservazione fatta nel dopo gara sulle punizioni battute da Pirlo, sappiamo benissimo che forse è l’uomo con i piedi migliori, ma anche ieri sera su 4 o 5 occasioni ne avesse messa una nello specchio: troppo poco.
Alla luce dei fatti voglio provare a teorizzare la formazione che potrebbe scendere in campo domenica sera contro il Brasile per cercare quel risultato che oggi pare molto improbabile. Buffon in porta, in difesa da destra verso sinistra: Santon, Cannavaro, Gamberini e uno fra Grosso e Zambrotta; centrocampo a 4 con Pirlo, De Rossi, Palombo e Montolivo; in attacco Gilardino con Iaquinta. A scaldarsi Rossi pronto a cambiare il volto alla gara se ce ne fosse bisogno. Da non portare neanche in panchina (per non rischiare poi di dovergli utilizzare): Camoranesi, Legrottaglie e Chiellini.