Lo stadio era distratto dalla vicenda Kakà, i tifosi rossoneri erano sul piede di guerra, protestavano per l'eventuale cessione del fuoriclasse brasiliano corteggiato dai petro-dollari dello sceicco proprietario del Manchester City. Questo ha aiutato Gilardino ad avere un'accoglienza più soft nel suo vecchio stadio e, probabilmente ha aiutato la Fiorentina a subire meno l'iniziativa del giovane fenomeno: la sua ricerca dell'azione personale lo ha portato ad essere egoista nei momenti topici della gara, per lo meno in un paio di occasioni ha evitato di servire compagni in ottima posizione e completamente liberi.
La Fiorentina subisce la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con il Lecce, in questo caso però non subisce gli avversari, infatti il Milan, se si escludono i primi 15 minuti di gara, non è sembrato poter comandare la gara, anzi, ha sempre giocato di rimessa subendo a lunghi tratti il possesso palla degli avversari. Purtroppo per noi, se non segnano Mutu e Gilardino, non riusciamo a sfondare le difese avversarie.
Un paio di tiri da fuori di Montolivo e due nitide occasioni da rete, la prima con Santana e la seconda sempre con Montolivo, sono troppo poco. Si, è vero, c'erano per lo meno due falli da rigore, il primo su Jovetic ed il secondo su Montolivo, ma questa non può essere una scusante. Per lo meno il pareggio lo meritavamo, ma la nostra sterilità ci ha impedito di agguantare il risultato positivo.
Dicevamo di Gilardino, era la sua prima volta a Milano da avversario, non è in splendida forma e lo si è visto, forse anche l'emotività non ha contribuito a rendere le cose semplici. Jovetic faceva da seconda punta e, nel complesso, non ha giocato male anche se si è espresso meglio nella prima frazione quando l'azione viola era forse meno insistente. Ha provato un paio di volte a concludere, ancora deve crescere e mettere le sue enormi doti al servizio della squadra. In crescita, lenta ma costante. Montolivo bene, è venuto fuori alla distanza e, insieme a Vargas, si sono impossessati della fascia sinistra ben presto. Meno bene Kuzmanovic, momento di appannamento, vale lo stesso discorso fatto per Gilardino, forse la loro struttura fisica più possente ha risentito più del dovuto della preparazione invernale di Marbella. Comunque non si discute e la sua generosità rimane ad alti livelli. Felipe ha gestito la mediana con ordine, più trattenuto rispetto alla gara con il Lecce, annulla Seedorf. Senza lode e senza infamia. Santana ha svariato molto e si è proposto sia sulla destra che sulla sinistra, sua la più ghiotta occasione da rete, purtroppo il tiro al volo era troppo sul portiere, ottimo comunque il movimento di inserimento. Spolmonato. Di Vargas abbiamo detto, stesso discorso per Comotto, viene fuori alla distanza con alcuni buoni spunti, aiutato più da Santana che non da Kuzmanovic. I centrali avevano un compito difficile, Pato e Kakà sono due che fanno della velocità la loro arma migliore, hanno dei motori iperspaziali montati nelle gambe, per fortuna nostra se la sono cavata egregiamente. Una menzione particolare per Kroldrup il quale troppo spesso viene sminuito.
I Della Valle hanno più volte sottolineato la situazione creditoria nei confronti dell'auspicabile equilibrio fra circostanze favorevoli e sfavorevoli dal punto di vista arbitrale. In effetti, dopo l'episodio di Palermo, troppe sono state le circostanze sfavorevoli e ciò non può essere frutto della casualità, neanche della malafede, di certo però c'è un parametro sballato nelle nostre "analisi" e servirà una cura per ristabilire le cose.
Forza Viola !!