by francesco
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27
gen
2009
Se lo merita, per quello che fino ad oggi ha dimostrato e per quelle che sono le sue potenzialità: Felipe Melo ormai è un punto fermo della Fiorentina.
E' un pilastro, fisico statuario, è una colonna portante della struttura viola. Anche i più scettici, quelli che storcevano la bocca ancor prima di vederlo all'opera, oggi sono convertiti alla "Melo-Mania". E questo non è sfuggito al nostro caro e vecchio Carlos Dunga, CT della Nazionale verde-oro, il quale ha pensato bene di cogliere l'occasione della partita contro l'Italia in programma il 10 febbraio per iniziare ad inserire il centrocampista nei ranghi. Come avviene spesso quando gioca il Brasile in gare europee, il CT ha favorito i giocatori già in Europa, a discapito di quelli che giocano in patria, ma ciò non svilisce minimamente la convocazione, basta leggere la lista di giocatori per capirlo.
Felipe è un ottimo giocatore, un autentica "Corvinata" che oggi molti grandi club europei ci invidiano (si parla di richieste dalle più blasonate squadre del continente). Ha caratteristiche decisamente diverse rispetto a Liverani, il suo predecessore al centro della linea mediana viola, meno fantasioso, molto più interditore, è comunque capace di dare ordine e fra le tante è anche dotato di un discreto lancio. Prosegue...